L'inglese tecnico è quell'insieme di termini inglesi che si inseriscono in modo trasversale anche nelle altre lingue e diventano neologismi.
L'inglese tecnico è quell'insieme di termini inglesi che si inseriscono in modo trasversale anche nelle altre lingue e diventano neologismi.
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Alfabetizzazione digitale: l'inglese tecnico

Nella mia vita professionale, l'insegnamento e la pratica professionale si sono sempre alternate nell'arco di due decenni (e ormai si va verso il terzo decennio...). Nel contesto di recenti docenze in corsi di reskilling, spesso vedo inseriti unità formative di inglese tecnico, poche ore orientate ad acquisire vocabolario di termini appunto inglesi che hanno un ruolo anche al di fuori della lingua inglese. Non si tratta quindi di imparare l'inglese, ma di dominare quei termini inglesi che ormai sono presenti trasversalmente anche in altre ligue come l'italiano.

Quindi, piaccia o no, una certa terminologia inglese rappresenta un pilastro fondamentale nella comunicazione contemporanea, particolarmente nel contesto professionale e tecnico. Perché? Perché alcuni termini inglesi hanno una particolare chiarezza e capacità di esprimere concetti specifici all'interno di settori specializzati come l'ingegneria, l'informatica, la medicina, e molti altri. Non solo, spesso sono settori in cui il mondo anglosassone arriva prima a coniare alcune parole che poi vengono importate come neologismi nelle altre lingue. Spesso nella forma di abbreviazioni (ad esempio la stessa parola Internet) e acronimi (pensiamo a HTML o PDF), che facilitano la comunicazione tra professionisti e esperti di settore.

Cos'è l'inglese tecnico?

Nel contesto aziendale, ad esempio, l'inglese tecnico è essenziale per la stesura di documenti, rapporti, manuali e specifiche tecniche. Questi documenti devono essere compresi chiaramente da persone con competenze tecniche simili, garantendo la trasmissione accurata di informazioni e istruzioni.

L'inglese tecnico svolge un ruolo cruciale anche nel contesto accademico e scientifico, consentendo la condivisione di scoperte, ricerche e conoscenze all'interno di comunità specializzate. Indipendentemente dalla lingua d'uso, si utilizzano termini trasversali, appunto l'inglese tecnico, per indicare tecnologie, patologie ecc.

L'inglese tecnico una competenza necessaria per l'acquisizione di competenze digitali

L'evoluzione tecnologica e l'internazionalizzazione delle relazioni commerciali hanno ulteriormente accentuato l'importanza dell'inglese tecnico, rendendolo una competenza indispensabile per professionisti di diverse discipline.

I neologismi inglesi nella lingua italiana

L'influenza dell'inglese nella lingua italiana è evidente, soprattutto nel contesto digitale, dove l'evoluzione tecnologica ha portato alla creazione di numerosi neologismi e anglicismi. Questi termini, spesso derivati direttamente dall'inglese, sono diventati parte integrante del vocabolario quotidiano degli italiani, riflettendo l'ampia diffusione della tecnologia e delle comunicazioni digitali. Tecnologia e comunicazione che, come abbiamo già accennato, spesso compie i primi passi proprio nei Paesi anglofoni o, in ogni caso, ti diffondono attraverso quella lingua sempre più universale che è la lingua inglese.

Ad esempio il termine "download", utilizzato per indicare il trasferimento di dati da un server remoto a un dispositivo locale. Questo termine, nato dall'unione delle parole down e load in inglese, è diventato di uso comune per indicare il processo di scaricamento di file, software, musica e altri contenuti digitali.

Dalla stessa radice, anche se meno usato, il termine upload è entrato nel vocabolario italiano per indicare l'azione opposta, cioè il trasferimento di dati da un dispositivo locale a un server remoto. Questi due neologismi, insieme ad altri come streaming, blog, blogger, post, follower ecc., sono diventati parte integrante del linguaggio quotidiano degli italiani, evidenziando l'influenza pervasiva dell'inglese nel contesto digitale.

L'inglese tecnico in tema di sicurezza informatica

Nel campo del digitale, l'adozione di neologismi inglesi è particolarmente diffusa anche per descrivere concetti legati alle reti sociali, alla sicurezza informatica e alla privacy online. Parole come "firewall", "phishing", "cookie", e "hashtag" sono diventate comuni nel vocabolario degli utenti italiani.

L'inglese tecnico nell'e-commerce

L'uso di inglese tecnico è evidente anche nel contesto dell'e-commerce -dove lo stesso termine e-commerce è un neologismo inglese... - e delle transazioni online. Parole come form, checkout, shopping cart sono ampiamente utilizzate per descrivere processi e funzionalità dei siti di commercio elettronico, rendendo più semplice la comunicazione tra consumatori e venditori.

I termini inglesi di uso comune

L'influenza dell'inglese nel vocabolario italiano è evidente anche nei termini di uso comune, non necessariamente "tecnici". Termini spesso utilizzati senza traduzione che sono diventati parte integrante della lingua quotidiana degli italiani.

In particolare in quei settori in cui il mondo anglosassone storicamente è leader nel progresso, come quello della tecnologia e dell'informatica. Parole come smartphone, software e hardware sono termini di uso comune che denotano concetti e oggetti tecnologici senza equivalenti precisi nella lingua italiana.

Oltre alla tecnologia, i termini inglesi hanno fatto ingresso anche in altri settori, come la moda, la musica, il cinema e la cultura popolare. Parole come jeans, t-shirt, chips, popcorn, rock, pop, new age sono diventati parte integrante del nostro linguaggio e soprattutto dei più giovani, che certamente un tempo rifletteva l'influenza della cultura americana e britannica sulla società contemporanea.

Inoltre, i termini inglesi sono spesso utilizzati per indicare concetti astratti:

  • meeting
  • meeting
  • marketing
  • manager
  • premium
  • fashion
  • design

E ovviamente molti altri.

I termini idi Internet

Nell'era digitale, l'influenza dell'inglese si fa particolarmente evidente nel vocabolario associato a Internet., dove la stessa parola internet è una abbreviazione composta di interconnected networks.

Pensiamo agli attuali social media. Parole come like, share, comment e follower sono ampiamente utilizzate per descrivere azioni e interazioni su piattaforme come Facebook, Instagram e Twitter. Sono parole che talvolta non pronunciamo ma con cui, senza spesso farci caso, interagiamo costantemente nelle interfacce di App e siti web, quella che sempre con un termine inglese chiamiamo UI (User Interface, interfaccia utente).

Ma anche all'origine, già dalla fine degli anni '90 quando Internet è diventato pubblico, parole come browser, homepage, web, link, email, spam sono diventati termini normali nell'uso.

Anche una questione politica: il così detto sovranismo linguistico

In Italia, l'utilizzo diffuso di parole straniere come neologismi che vanno a integrare, affiancare o sostituire termini italiani è stato recentemente oggetto di una provocatoria proposta di legge che ha aperto una discussione tra le parti politiche e che comunque non si è trasformata in legge.

La proposta di legge Rampelli

Si tratta della proposta di legge Rampelli, presentata in data 15 marzo 2024 da Fabio Rampelli. Questa proposta riguarda la promozione e la tutela dell'uso della lingua italiana e ha suscitato discussioni e riflessioni all'interno del contesto politico italiano.

La proposta è volta a promuovere e preservare l'uso della lingua italiana in vari contesti, compresi quelli istituzionali, pubblici e educativi. La proposta prevede l'obbligatorietà dell'uso esclusivo della lingua italiana nell'insegnamento nelle scuole, fatta eccezione per l'insegnamento delle lingue straniere. Inoltre, la legge proposta mira a garantire che i servizi pubblici siano erogati esclusivamente in lingua italiana e prevede sanzioni per l'uso improprio di termini stranieri in documenti amministrativi e pubblici. La proposta ha generato un ampio dibattito politico e sociale sul tema del cosiddetto "sovranismo linguistico" e sull'identità culturale nazionale.

Per approfondire l'argomento, abbiamo a suo tempo pubblicato un articolo più dettagliato sul nostro portale Buzzy Englis Pro: La proposta di legge Fabio Rampelli sulla lingua italiana.

Parlare oggi: l'importanza de neologismi tecnici inglesi

Nell'odierna società globalizzata e fortemente influenzata dalla tecnologia, la conoscenza dei neologismi inglesi è diventata essenziale per partecipare in modo efficace alle conversazioni contemporanee. Si potrebbe dire che la conoscenza di un vocabolario di base di termini tecnici inglesi di us comune sia alla base di un certo tipo di comunicazione.

Se non si conoscono alcuni termini, diventa difficile seguire una conversazione e parteciparvi attivamente, con la conseguenza di sentirsi esclusi da alcuni ambiti.

L'inglese nell'ambito delle competenze digitali (DigComp)

Proprio in quest'ottica, con ammirabile visione, nel 2006 l'Unione Europea ha steso le tracce del così detto modello DigComp, che invita attraverso una raccomandazione gli Stati Membri a favorire le competenze digitali della popolazione attraverso 5 aree, di cui la prima è l'alfabetizzazione informatica, alla cui base c'è proprio una acquisizione terminologica che inevitabilmente spesso riguarda termini inglesi, appunto l'inglese tecnico.

Per maggiori informazioni sul modello DigComp, vi invitiamo prendere visione a questo link del testo in italiano messo a disposizione dall'AGID, l'Agenzia per l'Italia Digitale.


Buzzy English è un centro preparatore Cambridge English Qualifications

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