di Fabio Arangio
DigComp: le competenze digitali e l'importanza dell'inglese tecnico
Nella mia vita professionale ho recentemente incontrato il DigComp, di cui occupo da alcuni mesi attraverso docenze nel contesto di corsi di upskilling e reskilling, finanziati dall'Unione Europea, e appaltati dalla Regione Toscana ad agenzie formative del territorio.
Inizialmente, sia le agenzie formative, sia i Centri dell'Impiego non sembravano riuscire bene a spiegare a noi docenti cosa ci stavano chiamando a fare. Mi sono informato alla fonte e dopo quasi 500 ore di lezioni sono riuscito non solo a capirne la ratio, ma anche a comprenderne l'utilità e la visione che in tempi ancora non sospetti l'Unione Europea ha avuto nei confronti di un mondo digitale che ormai ci avvolge.
Cos'è il DigComp?
Il DigComp, acronimo di Digital Competence Framework, è un'iniziativa promossa dall'Unione Europea fin dal 2006 ed è stato pubblicato nel 2013 per valutare e sviluppare le competenze digitali dei cittadini. È stato creato per affrontare la crescente importanza delle competenze digitali nella società moderna, dove la tecnologia digitale permea sempre più ogni aspetto della vita quotidiana e lavorativa.
La competenze digitali
Il DigComp è suddiviso in una serie di competenze digitali essenziali, ognuna delle quali è ulteriormente suddivisa in sotto-competenze. Queste competenze sono razionalizzate in cinque aree, rappresentate visualmente dal cosiddetto DigComp Flower, un fiore in cui le 5 aree sono rappresentate da 5 petali con colori diversi:
- Alfabetizzazione
- Comunicazione e cooperazione
- Creazione di contenuti digitali
- Salute nel lavoro digitale e sicurezza informatica
- Capacità di risoluzione dei problemi
Alfabetizzazione digitale: la terminologia del digitale e inclusività
Il primo step per una cittadinanza digitale attiva, è l'acquisizione del vocabolario del digitale e in particolar modo di quei neologismi, spesso inglesi (il così detto inglese tecnico che abbiamo trattato nell'articolo Alfabetizzazione digitale: l'inglese tecnico), di cui sono ricche le conversazioni in tema digitale.
L'acquisizione della terminologia del digitale è fondamentale per l'inclusione, dal momento che altrimenti il cittadino è tagliato fuori da un certo tipo di conversazione.
Comunicazione e cooperazione: nuove abitudini e nuovi modi di parlare
Un tempo, se dovevamo dire qualcosa a un amico, non lo facevamo tramite un computer o uno smartphone. Probabilmente lo avremmo invitato a incontrarci a casa o fuori. Oggi con l'abbondanza di servizi di messaggistica scritta, audio e video, la comunicazione anche ai livelli più semplici e di base accade sempre di più in forma digitale.
E questa trasformazione del modo di "parlare" è ancora più netta nel mondo del lavoro dove rappresenta un più alto grado di efficienza e immediatezza.
Conoscere e riuscire ad usare il digitale per comunicare, sia per quanto riguarda i suoi strumenti online, sia per quanto riguarda il linguaggio efficace quando si comunica in remoto, è sempre più un'esigenza.
Questa competenza si concentra sull'uso avanzato degli strumenti digitali e delle risorse online. Include la capacità di utilizzare software più complessi, come software di grafica o di editing video, nonché la capacità di valutare criticamente le informazioni trovate online e utilizzarle in modo efficace.
Questa competenza è essenziale anche per coloro che lavorano in un ambiente digitale. Include la capacità di utilizzare software specifici per il proprio settore, la gestione dei dati e delle informazioni, e la comprensione delle normative sulla privacy e la sicurezza dei dati.
Creazione di contenuti digitali: l'era dello Storytelling e di nuovi ruoli professionali
La comunicazione attraverso gli strumenti digitali (i così detti New Media), in un primo accadeva attraverso strumenti di messaggistica che mimavano la lettera (ad esempio l'email) o l'annotazione (i messaggi brevi), mentre con l'avvento dei Social Media derivati dal blogging, ecco che la comunicazione si arricchisce di immagini e avviene non quasi sempre all'interno di una narrazione più colorata e colorita - lo storytelling -sempre più diversa dalla comunicazione formale e istituzionale offerta dai media tradizionali.
Riuscire a leggere con spirito critico i contenuti digitali di oggi ed essere in grado di comunicare attraverso di essi, diventa sempre più importante ed è una competenza che rappresenta nuove carriere professionali.
Salute sul lavoro digitale: una sottile nuova epidemia
A differenza del lavoro fisico e manuale, il digitale presenta dei rischi che fanno parlare ma estremamente più diffusi, tanto da essere considerati vere e proprie epidemie. Tra questi, il rischio di contrarre la Sindrome del Tunnel Carpale, oppure la meno nota ma spesso insidiosa Sindrome del Tunnel Cubitale. Ma ancora più sottili e invadenti sono le problematiche posturali dovute all'uso dei cellulari, come la Text Neck Syndrome.
Problem solving: la risoluzione dei problemi
Il digitale porta con sé sia la capacità di semplificare molte procedure sia la problematicità di essere oggetto di problematiche informatiche molto frequenti. La capacità di gestire questi aspetti è fondamentale e spesso il primo step è riuscire ad avere una sufficiente familiarità col digitale per poterne affrontare le criticità con serenità e mente lucida.
L'importanza della padronanza delle competenze digitali
Garantire una conoscenza di base del digitale e favorirne poi una sempre più abile padronanza è fondamentale sia per il futuro della persona sia per il funzionamento delle Istituzioni.
Migliorando le loro competenze digitali, i cittadini possono accedere a migliori opportunità di lavoro, partecipare più attivamente alla società digitale e contribuire in modo più significativo all'economia digitale in crescita.
Migliorando le competenze digitali dei cittadini, le Istituzioni liberano le proprie risorse umane. Pensiamo al personale occupato negli sportelli degli uffici al pubblico per fare pratiche oggi facilmente gestibili autonomamente online.
Gli 8 (diciamo 4) livelli di padronanza delle competenze digitali
Il modello DigComp nella versione 2.1 prevede 8 livelli di padronanza delle competenze digitali, ed in particolare è interessante l'aspetto di quello che il modello chama dominio cognitivo della competenza.
- Ricordo
- Comprensione
- Applicazione
- Creazione
Livelli di base (1 e 2): il ricordo
Alla base c'è la mera conoscenza anche solo terminologica, cioè il ricordo delle parole senza necessariamente averne una comprensione precisa. Ad esempio, durante le mie docenze, quando chiedo agli allievi se conoscono i PDF oppure se hanno sentito termini come download, upload, storytelling, HTML, loro generalmente mi rispondono di sì. Ma se chiedo poi di spiegarmi cosa sono questi termini, mi rendo conto che raramente hanno una conoscenza che va oltre la semplice conoscenza della parola.
Livelli intermedi bassi (3 e 4): la comprensione
L'obiettivo successivo è proprio creare quella cultura di base per cui a un termine corrisponde la comprensione di quello che quel termine sottintende, ed è forse la parte più interessante da sviluppare nell'ambito di docenze in tema di competenze digitali.
Livelli intermedi alti (5 e 6): la capacità di applicare i concetti appresi
Lo step successivo, una volta acquisito il termine e formata una comprensione dello stesso, è la capacità di applicare la nozione, un'applicazione guidata. In questa fase si sviluppano le conoscenze di base degli strumenti digitali come software, applicativi e risorse online.
Livelli alti (7 e 8): la capacità di creare contenuti in modo autonomo e propositivo
Lo step finale è riuscire ad utilizzare in modo autonomo ed efficace le nozioni apprese. Aspetto che apre opportunità professionali.
DigComp come unità formativa trasversale nei percorsi di formazione
Il DigComp può essere utilizzato in una varietà di contesti, tra cui l'istruzione, la formazione professionale e lo sviluppo delle risorse umane. Le organizzazioni possono utilizzarlo per valutare le competenze digitali dei propri dipendenti o dei potenziali candidati, e sviluppare programmi di formazione mirati per colmare eventuali lacune nelle competenze.
Ho avuto modo di constatare che attualmente il DigComp è una competenza trasversale di molti corsi di formazione, anche non inerenti il digitale e rappresenta una così detta Unità Formativa (UF)spesso richiesta come requisito per accedere a concorsi o altri processi di selezione.
L'importanza dell'inglese tecnico nell'apprendimento delle competenze digitali
Nel contesto del DigComp, l'inglese tecnico è vitale. Poiché l'inglese è la lingua principale nel mondo digitale e tecnologico, comprendere il suo linguaggio specifico è essenziale per navigare efficacemente in settori come l'informatica e l'ingegneria del software. Questo linguaggio è presente in manuali, documentazione tecnica e specifiche, spesso disponibili solo in inglese. Imparare l'inglese tecnico non solo aiuta nell'utilizzo delle tecnologie digitali, ma apre anche le porte a più opportunità di lavoro e collaborazione internazionale nel settore digitale.