di Fabio Arangio
La chiamiamo ing form, però la G non si pronuncia
Sì, l'errore più comune in termini di pronuncia. In italiano pronunciamo tutte le parti di una parola, salvo la consonante "h" che è funzionale a creare il suono duro delle consonanti "c" e "g".
certamente è anche un errore che mi permetto di chiamare minore, in quanto non compromette la comprensione della lingua ma sicuramente è indizio che chi parla non è madrelingua.
Se non siamo particolarmente affezionati a certi eccessi grammaticali, siamo invece appassionati per una pronuncia pulita che solo l'ascolto e il parlato può dare - la nostra filosofia - e certamente non i libri. Pur conoscendo la regola, facile è dimenticarsene nel parlato.
La caduta fonetica della lettera G
Nella simbologia fonetica, la defiance della lettera "g" nella pronuncia del suffisso ing nel gerundio inglese è rappresentato dalla gambina allungata della / ŋ /. Qualche esempio:
going / 'ɡoʊɪŋ / andando.
being / 'biːɪŋ / essendo.
loving / 'lʌv.ɪŋ / amando.
Non solo gerundio, quando la particella
ing
è parte della parola
Ci sono anche parole più complesse in cui ing è parte della parola e la regola vale lo stesso, la "g" non si pronuncia. Ad esempio il verbo "portare", to bring:
to bring / brɪŋ / portare.
che al gerundio diventa:
bringing / bɹɪŋɪŋ / portando.
La sottile differenza tra il suono fonetico di / n / e / ŋ /
Dunque la "g" cade, non si pronuncia, anche se in un certo senso, nella sua caduta, causa una flessione della "n", come se in un tentativo di aggrapparsi, ne alterasse leggermente il suono. Una sfumatura, certo, che solo a scopo di curiosità scopriamo con questo video del canale YouTube Pronunciation with Emma: