di Fabio Arangio
Perché l'inglese è difficile per i bambini italiani
Fermiamoci un attimo. Come recitava una canzone,talvolta sono le domande ad essere sbagliate. Proviamo a domandarci non perché i bambini italiani non imparano l'inglese nonostante i tanti anni di studio a scuola, ma quali sono le difficoltà della lingua inglese che il bambino deve affrontare. Perché, magari, il problema è il metodo, il modo in cui si presenta l'inglese nelle scuole, e comprenderne le difficoltà oggettive può cambiare anche il punto di vista dell'insegnamento.
Perché l'inglese risulta difficile per i bambini italiani
I motivi che rendono difficile l'apprendimento della lingua inglese per i bambini italiani sono sicuramente più di uno. Alcuni hanno a che fare con differenze sostanziali tra l'italiano e l'inglese.
Differenza linguistica tra l'inglese e l'italiano
L'inglese è una lingua germanica mentre l'italiano è una lingua romanza, derivata dal latino, la lingua appunto parlata nell'antica Roma. Questa differenza linguistica può creare confusione per i bambini italiani che devono abituarsi a un nuovo set di regole grammaticali e pronunce.
Mancanza di esposizione all'inglese
Se i bambini italiani non vengono esposti all'inglese a sufficienza, possono avere difficoltà nell'imparare la lingua. Questo accade perché spesso l'inglese è insegnato come materia di studio e non come lingua parlata. Queto approccio impedisce spesso ai di praticare l'inglese in contesti reali e quotidiani.
Differenza culturale
La lingua inglese è molto diversa dalla lingua italiana non solo dal punto di vista grammaticale e fonetico, ma anche dal punto di vista culturale. Ad esempio, le espressioni idiomatiche o le metafore possono essere difficili da comprendere per i bambini italiani che non sono familiari con la cultura anglofona.
Difficoltà di pronuncia
La lingua inglese ha una pronuncia molto diversa dall'italiano e ciò può creare difficoltà per i bambini italiani che devono imparare a pronunciare suoni nuovi e diversi.
La lingua inglese ha infatti suoni che non esistono nella lingua italiana.
Alcuni esempi:
la pronuncia del th (think, that);
il suono secco e leggermente gutturale dela i breve (sit, live) rispetto al suono della i lunga che producono i dittonghi ee (sleep, meet, see) e ea (tea, leave, leaf, sea);
il suono aspirato della consonante h che (happy, house, Manhattan) laddove la consonante h in italiano è solo funzionalee non fonica.
Grammatica
La struttura della lingua inglese è molto diversa da quella italiana, soprattutto per quanto riguarda l'ordine delle parole nelle frasi. Ad esempio, in italiano si può dire "Io amo te", mentre in inglese si dice "I love you". In italiano si dice "Mi piaci", mentre in inglese "I like you".
Inoltre, ci sono molte forme grammaticali che possono risultare complesse da imparare in quanto estranee all'italiano. Ad esempio la forma to be going to.
Vocabolario
L'inglese ha un vocabolario molto ampio e molte parole possono avere diversi significati a seconda del contesto in cui vengono utilizzate. I bambini italiani possono avere difficoltà a ricordare il significato di tutte queste parole e a usarle correttamente.
Alcune parole poi complicano ulteriormente le cose perché assomigliano a parole italiane ma hanno un significato diverso, i così detti false friend che analizziamo nell'omonima rubrica False Friends.
Difficoltà di apprendimento di una seconda lingua
Apprendere una seconda lingua richiede tempo, impegno e motivazione. tanto di più quanto più tardi si introduce e quanto più strutturata è diventata nel bambino la lingua madre.
Alcuni bambini possono avere difficoltà nell'apprendere una seconda lingua a causa di fattori individuali come la capacità di concentrazione, la memoria e il livello di motivazione.
In sintesi, ci sono molte ragioni per cui i bambini italiani possono incontrare difficoltà nell'apprendimento della lingua inglese, ma con il giusto supporto e l'esposizione costante alla lingua, possono superare tali difficoltà e raggiungere una buona conoscenza dell'inglese.
Esposizione alla lingua
Se i bambini non hanno molte opportunità di parlare o ascoltare l'inglese nella vita di tutti i giorni, possono avere difficoltà a sviluppare le competenze linguistiche necessarie. L'inglese può essere insegnato a scuola, ma se non viene utilizzato al di fuori dell'ambiente scolastico, è difficile che possa essere imparato in modo utile.
Un modello di lezione innovativo
La nostra esperienza nasce proprio dalla constatazione dei limiti della scuola. Una scuola che spesso insegna l'inglese alla stregua di una materia non linguistica come ad esempio la matematica, la biologia ecc. Nello sviluppare il nostro metodo, abbiamo cercato di capire come superare questi difetti di insegnamento prima che di apprendimento.
Serve capire che l'inglese è una lingua diversa. Serve capire come i bambini - tutti - può affrontare questa diversità. Serve capire cosa motiva il bambino. E soprattutto serve capire che la lingua parlata deve essere praticata e non studiata sui libri. L'inglese deve essere ascoltato e parlato. In modo spontaneo.
Per questo abbiamo scelto di avere esclusivamente insegnanti madrelingua inglese e le nostre lezioni sono orientate a far parlare il bambino e a motivarlo, facendo della lezione, un momento divertente e straordinariamente efficace!
Le regole grammaticali devono essere uno strumento, non il fine dell'apprendimento. Impossibile? Metteteci alla prova. Questa è la nostra sfida professionale.