di Fabio Arangio
Sindrome di Asperger e neurodivergenze nel bambino
La sindrome di Asperger (Asperger syndrome in inglese) è una neurodivergenza che condiziona l'interazione sociale, la comunicazione verbale e non verbale e il comportamento ripetitivo o limitato degli individui. Questo disturbo è stato identificato per la prima volta dal pediatra austriaco Hans Asperger nel 1944 da cui prende il nome, ma è stato riconosciuto e ufficializzato dalla comunità medica solo negli anni '90.
Patologia o caratteristica? Cos'è una neurodivergenza
Si parla di neurodivergenza quando le capacità intellettive del cervello di un individuo si discosta in modo significativo dalle norme sociali e culturali dominanti.
Non riguarda la cultura acquisita dalla persona ma il funzionamento logico-deduttivo del suo pensiero innato.
Si può quindi considerare una condizione relativa sia al momento storico in cui si manifesta, sia alla localizzazione culturale e geografica, laddove appunto è una intelligenza che diverge dalla media di quel momento storico e di quel contesto. Questa differenza sta alla base anche delle difficoltà di relazionarsi a livello sociale.
Neurodivergenza è anche un termine che include una varieta molto ampia di manifestazioni.
Neurodivergenza si riferisce a un'ampia gamma di condizioni che influenzano il modo in cui il cervello elabora l'informazione e che possono includere - ma non vi si identifica necessariamente - ADHD, DSA (ad esempio dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia), APC (alto potenziale cognitivo) e molte altre condizioni.
Essere neurodivergenti influenza la percezione, il linguaggio, l'apprendimento, l'attenzione, l'umore e la memoria, tra le altre cose. Le persone che manifestano una neurodivergenza affrontano molti aspetti normali della vita come una sfida complassa, ma possono anche avere abilità e punti di forza unici.
Storia della sindrome di Asperger
Nel 1944, Asperger pubblicò un articolo in cui descriveva una condizione che chiamò "psicopatia autistica". La sua descrizione riguardava bambini con difficoltà nella comunicazione sociale, nel linguaggio e nei comportamenti ripetitivi e restrittivi. Tuttavia, il lavoro di Asperger fu presto dimenticato e la sindrome che descrisse non fu riconosciuta come una diagnosi specifica per molti anni.
Negli anni '80, il dottor Lorna Wing, psichiatra e ricercatrice britannica, si interessò alla sindrome di Asperger e iniziò a studiarne il lavoro. Grazie alla sua ricerca, la sindrome di Asperger fu finalmente riconosciuta come diagnosi separata dal manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM) nel 1994.
Tipologie della sindrome di Asperger
Esistono diverse tipologie di sindrome di Asperger, ma in generale si possono distinguere due sottotipi principali: quelli a basso potenziale e quelli ad alto potenziale.
Sindrome di Asperger a basso potenziale cognitivo
I soggetti a basso potenziale presentano difficoltà significative nella comunicazione verbale e non verbale, problemi di coordinazione motoria e comportamenti ripetitivi o limitati. Questi individui spesso richiedono supporto nella vita quotidiana e nell'ambiente scolastico o lavorativo.
Sindrome di Asperger ad alto potenziale cognitivo
I soggetti ad alto potenziale, invece, presentano un livello di funzionamento globale superiore alla media e capacità cognitive eccezionali in alcune aree, come la memoria a lungo termine, l'attenzione selettiva e la capacità di risolvere problemi. Tuttavia, questi individui possono avere difficoltà nella comprensione delle regole sociali non scritte e nelle interazioni sociali.
Segnali (sintomi) della sindrome di Asperger
Il termine sindrome di Asperger descrive un ventaglio molto variegato di casistiche, che probabilemnte in futuro potranno ulteriormente essere tipizzate. Alcuni tratti comuni nel comportamento tuttavia possono essere:
- sguardo vago e che non guarda la persona con cui interloquisce
- camminata sulle punte dei piedi
- rigidita dei movimenti, in particolare degli arti inferiori
- voce robotica (mono-tono)
- linguaggio molto strutturato ed enciclopedico
- incapacità di comprendere lo stato d'animo della persona che ha davanti
- gestualità ripetitiva (stimming), che può riguardare piccoli movimenti che assomigliano a tic nervosi o anche movimenti molto ampi (camminata in cerchio)
- ipersensibilità agli stimoli sensoriali, siano essi rumori, immagini la loro combinazione
- crisi esplosive (meltdown) difficili da comprendere e da gestire, che non sembrano avere una causa logica e che non rispondono a tentativi di mitigazione che si risolvono unicamente da sole dopo un certo tempo
- crollo emotivo (shutdown) improvviso che può portare a pedita dei sensi o comuqnue sonno profondo e prolungato , sia a seguito di crisi, sia in assenza
Perché i bambini Asperger hanno crisi apparentemente immotivate
Prprio perché sono ipersensibili agi stimoli sensoriali. Il bambino Asperger ha una capacità immensamente superiore degli altri bambini di sentire. La ragione probabilmente è l'assenza di un filtro a livello di elaborazione dell'informazione visiva, uditiva e tattile. Questo porta il bambino ad avere capacità intellettive notevoli, ricevendo molti più input, ma allo stesso tempo è sempre a rischio di sovraccarico a livello celebrare che appunto può diventare ingestibile a livello emotivo e scaturire in crisi esplosive (meltdown) o chiusura totale (shutdown).
La sindrome di Asperger è riconosciuta dalla legge 104?
La legge 104/1992 (Legge 5 febbraio 1992, n. 104) è una legge italiana che disciplina la tutela e l'inclusione sociale delle persone con disabilità. È anche nota come "Legge-quadro sull'handicap".
Si propone di garantire ai soggetti con disabilità un pieno e concreto esercizio dei diritti fondamentali, favorendo la loro integrazione sociale e culturale e prevenendo ogni forma di discriminazione.
Nelle manifestazioni più limitanti che ne compromettano l'autosufficienza della persona, la sindrome di Apsperger rientra tra le fattispecie previste dalla legge 104/92, articolo 3 (soggetti aventi diritto) comma 1 qui di seguito riportato:
È persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.
Il bambino con al sindrome di Asperger ha diritto all'attivazione dei BES?
In Italia, la sindrome di Asperger rientra tra i Bisogni Educativi Speciali (BES) riconosciuti dalla legge n. 170 del 2010. Quindi sì, la diagnosi della sindrome è sufficiente per attivare i BES, indipendentemente dalla gravità delle conseguenze della sindrome.
La strana moda di descrivere personalità note come persone Asperger
Ultimamente la sindrome si Asperger sembra la chiave magica per capire la mente di persone che nella storia sono stati autori di grandi cambiamenti e innovazioni. Si dichiara così, con una facilità ingiustificata, che Leonrdo Da vinci lo fosse, così come qualsiasi personalità o imprenditore dell'informatica.
Credo in tutta onestà ci sia un abuso e ben poca scientificità in queste dichiarazioni. Bisognerebbe avere l'accortezza di associare la sindrome di Asperger solo laddove la sindrome è stata accertata e diagnosticata. Come nel caso di Greta Thunberg, attivista svedese per l'ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici.
Nel video che segue un'analisi delle sue capacità dalla prospettiva della sindrome.