di Fabio Arangio
Ultimate, un aggettivo che esprime energia e perfezione
Nelle mie lezioni di design, cercando di spiegare l'importanza della semplicità, che non è tirare via ma raggiungere un equilibrio perfetto ed essenziale, liberandosi del superfluo, citavo la frase:
Simplicity is the ultimate sophistication, la semplicità è la forma definitiva di sofisticatezza.
Ultimate, un aggettivo senza un corrispondente italiano perfetto
Non esiste una traduzione diretta e unica per l'aggettivo ultimate. Il senso che trasmette è di importante, migliore, perfetto, finale nel senso che non c'è altro migliore.
Quindi è una parola che va compresa e saputa usare per poter trasmettere l'espressività e l'energia che esprime.
Leggendo dal dizionario, ultimate può tradursi in: finale, ultimo (nel senso di finale), definitivo, basilare, fondamentale, migliore, più avanzato, massimo.
Non esiste quindi un termine italiano perfettamente corrispondente ma deve essere tradotto rispettandone il senso, magari con una perifrasi come ho fatto poco sopra per l'affermazione Simplicity is the ultimate sophistication, dove ultimate indica la forma definitiva, la forma ultima, la forma massima di sofisticatezza.
La U di ultimate, questione di pronuncia!
Quella "u" iniziale di ultimate non si pronuncia "u" bensì un suono bloccato che assomiglia allo stesso tempo ad una "a" e ad una "o" che in fonetica si identifica con il simbolo / ʌ /, quindi: ultimate / 'ʌltɪmət /.
Istintivamente invece per noi italiani verrebbe più naturale la pronuncia errata "u" o "iu". Sbagliato!
Per capire meglio ecco un brevissimo video con la pronuncia a cura del canale YouTube di Collins Dictionary:
Anche se lo speaker non sembra metterci molto entusiasmo, nel video si apprezza il suono / ʌ / dell "U" di ultimate.
English language is the ultimate skill of the kids of the 21st century, la lingua inglese è il talento definitivo dei ragazzi del ventunesimo secolo.